Che cosa è la Manna - Physiomanna

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MANNA DA FRASSINO

La Manna da Frassino, bene popolare, linfa salutare.
Stalattiti di colore bianco generate dal caldo sole estivo invece che dai rigidi freddi invernali. Lunghe colate bianche sgorgate dai segni incisi su roventi tronchi di frassino e non da goccioline d’acqua solidificata. Da questo “paradossale miracolo” prende vita la Manna.
Forse solo al cielo, che la Bibbia narra abbia sfamato il popolo israeaelita, è dato conoscere quanto di unico vi sia nella sua esistenza. Oggi, i tradizionali usi di Manna da Frassino per le sue proprietà benefiche sono l’input della moderna ricerca scientifica che fa proprio questo bagaglio culturale per arricchirlo di innovazione.
La conoscenza della Manna, di cosa effettivamente essa sia, è ad oggi appannaggio di pochi. La ragione risiede probabilmente nell’eccezionalità territoriale e ambientale di questo prodotto. La Manna, al suo stato originale, è la linfa elaborata preservata dai tronchi e dai rami degli alberi di Frassino, in particolare dei generi Ornus e Angustifolia che, a seguito di incisione, fuoriesce dalla corteccia e solidifica.  Il processo che porta allo sgorgare di questa linfa di color bianco brillante è circondato da un’aura di fascino.
L’uomo dice “cosa”, la natura dice “quando”
L’arte dell’incidere dei nostri mannicoltori, permette la fuoriuscita di un liquido ceruleo dalla corteccia del Frassino sottoposto a solidificazione a seguito del contatto con l’aria, dando vita alla Manna. Un prodotto così unico non può non generarsi in condizioni agronomiche e pedoclimatiche altrettanto esclusive.
Ottenere la Manna è un processo travagliato fatto di attese, di preghiere per un raccolto abbondante e, non ultimo, di tanta abilità tecnica da parte del mannicoltore che rimane l’unico vero protagonista del processo di raccolta della Manna, considerata l’assenza di sussidi meccanici. Le metodiche di ottenimento della Manna, difatti, sono sempre rimaste le stesse da secoli. La linfa, tra l’altro, non uscirebbe fuori dalla corteccia del frassino in assenza di particolari condizioni climatiche e senza le incisioni secche e precise dovute alla conoscenza, pazienza e cura dell’uomo.
La Manna grezza, rappresenta la parte del raccolto più consistente, ricca e preziosa per la nostra lavorazione. La linfa che con naturalezza solidifica progressivamente lungo il tronco, porta inevitabilmente con sé, durante la raccolta, tracce di preziosa corteccia.
Proprietà della Manna:
La Tradizione le aveva intuite, la Scienza le ha dimostrate.
Da sempre, la fonte più attendibile comprovante gli effetti benefici della Manna sulla salute dell’uomo è stata lei, l’esperienza. La tradizionale assunzione, infatti, ne ha messo in luce diverse proprietà come quella blando lassativa ed emolliente, l’azione sedativa per la tosse e quella di dolcificante a basso indice glicemico.
Alcuni studi più recenti hanno delineato la composizione chimica del prodotto. (1)



Preponderante è la presenza di Mannite, una molecola osmoticamente attiva che per prima conferisce alla Manna la capacità lassativa, il potere riducente di particolari radicali liberi e inoltre, l’azione dolcificante.
 
La Manna, tuttavia, è fonte di molte altre molecole biologicamente attive, fitochimici con attività riducente, antiossidante ed antinfiammatoria, capaci di condizionare l’ambiente intracellulare e mantenere l’equilibro redox della cellula.
 
Gli ultimi anni sono stati quelli della svolta sulle conoscenze delle innumerevoli attività terapeutiche della Manna da Frassino. Fino a poco tempo fà, infatti, nessuno studio scientifico internazionale aveva dimostrato ciò che la tradizione aveva intuito, ovvero gli effetti benefici derivanti dal consumo di Manna, le sue proprietà biologiche e dunque il possibile uso delle sue componenti in campo farmaceutico e fitoterapeutico. A dare inizio a questa nuova stagione di ricerca scientifica è stato il Dipartimento STEBICEF dell’Università degli Studi di Palermo che con uno studio ad hoc ha messo in luce le proprietà riducenti, antiossidanti e antinfiammatorie in vitro della Manna da Frassino. (2)
 
Nel 2020 i ricercatori dello STEBICEF hanno poi pubblicato un sorprendente studio in vitro sugli eventi cellulari e molecolari in cellule tumorali umane del colon-retto.
 
In conclusione, il fitocomplesso estratto dalla manna esercita un'attività antiproliferativa sulle cellule tumorali del colon umano attraverso l'attivazione di una apoptosi mediata dalla via mitocondriale e conseguente arresto del ciclo cellulare. (3)
 
La sperimentazione futura del gruppo di ricerca dell’Ateneo palermitano punta ad approfondire ulteriormente il ruolo svolto dalle componenti bioattive fitochimiche della Manna e i possibili effetti benefici sulla salute dell’uomo.

Note:
Studi Scientifici

(1) Looking beyond sugars: Phytochemical profiling and standardization of manna exudates from Sicilian Fraxinus excelsior L.
Augusta Caligiani a, Letizia Tonelli a, Gerardo Palla a, Angela Marseglia a, Damiano Rossi b, Renato Bruni a,⁎ a Dip. di Scienze degli Alimenti, LS9 Interlab Group, Viale G. Usberti 17A, 43124, Università di Parma, Italy b Dip. di Biologia ed Evoluzione, Università di Ferrara, C.so Ercole I d'Este 32, 44121 Ferrara, Italy

(2) Phenolic Composition of Hydrophilic Extract of Manna from Sicilian Fraxinus angustifolia  Vahl and its Reducing, Antioxidant and Anti-Inflammatory Activity inVitro Alessandro Attanzio, Antonella D’Anneo, Francesco Pappalardo, Francesco Paolo  Bonina, Maria Antonia Livrea, Mario Allegra and Luisa Tesoriere Department of Biological, Chemical and Pharmaceutical Sciences and Technologies, Università diPalermo. Article pubblished by Antioxidants in october2019

(3) Anti-Proliferative Activity of A Hydrophilic Extractof Manna from Fraxinus angustifolia Vahl through Mitochondrial Pathway-Mediated Apoptosis and Cell
Cycle Arrest in Human Colon Cancer Cells Ignazio Restivo , Luisa Tesoriere , Anna Frazzitta, Maria Antonia Livrea, Alessandro Attanzio * and Mario Allegra *
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche, Università di Palermo, 90123 Palermo, Italy; ignazio.restivo@unipa.it (I.R.); luisa.tesoriere@unipa.it (L.T.); anna.frazzitta@unipa.it (A.F.); maria.livrea@unipa.it (M.A.L.) * Correspondence: alessandro.attanzio@unipa.it (A.A.); mario.allegra@unipa.it (M.A.) Academic Editor: Roberto Fabiani Received: 30 September 2020; Accepted: 29 October 2020; Published: 30 October 2020 Article pubblished by Molecules in october 2020
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